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Report presenza di deiezioni sulle strade di Roma

12/5/2023

L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale ha svolto un’analisi sulla presenza nelle strade di escrementi non rimossi da parte dei conduttori di animali, nell’ambito del più generale monitoraggio permanente del servizio di igiene urbana. L’analisi valuta quanto sia ricorrente il fenomeno dell’abbandono degli escrementi, aspetto particolarmente sgradevole dal punto di vista del decoro urbano e pericoloso sotto il profilo dell’igiene pubblica.
L’indagine, condotta attraverso 44mila ispezioni su tutte le strade di Roma nel quinquennio 2018-2022, ha evidenziato un andamento nel tempo del fenomeno quasi costante, con le deiezioni riscontrate mediamente sul 39% delle strade esaminate. In particolare, il momento più critico è stato rilevato nel secondo trimestre del 2021, quando le deiezioni non rimosse sono state trovate nella metà delle strade. Il risultato migliore, invece, è stato evidenziato più recentemente, nell’ultimo trimestre 2022, quando la casistica ha riguardato poco più di una strada su quattro (27%).
Lo studio di dettaglio ha mostrato nella media del 2022 una situazione territorialmente disomogenea, con uno scarto del 22% tra il municipio più pulito (il I, che si attesta al 26% di strade con presenza di deiezioni) e quello più sporco (il XII, 48%).
L’andamento nel quinquennio dell’analisi per municipio evidenzia che, in alcune zone, il problema è meno grave: si tratta dei municipi I, VI, IX, XV, cui si aggiungono anche l’VIII e il XIV, con una apprezzabile tendenza al miglioramento. Esposti al peggioramento sono invece altri municipi, come il II e il III, l’XI e il XII.
L’abbandono delle deiezioni risulta tra le fattispecie più ricorrenti fra quelle attribuibili al comportamento scorretto del cittadino. Il recente inasprimento delle sanzioni operato col nuovo Regolamento rifiuti di Roma Capitale (DAC 44/2021, artt. 44 e 86) sembra non avere inciso su un fenomeno che non può essere soltanto delegato agli interventi di pulizia da parte del gestore del servizio di igiene urbana, ma va contrastato con l’attuazione di controlli rigorosi e sistematici a cui deve seguire l’applicazione certa delle sanzioni.Le iniziative spontanee di cittadini, dei comitati di quartiere e consorzi, più o meno organizzate, più o meno ironiche, testimoniano che la città chiede una soluzione drastica al problema. Dopo ormai cinque anni dall’ultima iniziativa, l’Amministrazione Capitolina potrebbe lanciare una nuova campagna di comunicazione e sviluppare maggiori e più serrati controlli per l’effettiva applicazione delle sanzioni previste.