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Bene comune, interesse pubblico e qualità della vita: il ruolo e gli obiettivi dell'Agenzia per una "vivibilità sostenibile"

13/9/2019

Intervento del presidente Carlo Sgandurra nell’ambito della manifestazione Left Wing, Città dell’Altra Economia, 12 settembre 2019.

Per risultare “vivibile”, una città deve dimostrarsi dinamica, resiliente, innovativa e solidale,rispondere alle sfide e alle “pressioni globali” con una solida visione di sé, delle proprie priorità e del proprio futuro. Una città “vivibile” deve saper garantire sicurezza ed equità nell’accesso ai servizi, che a loro volta devono rispondere a rigorosi criteri di qualità ed efficienza. A Roma, città “difficile” e spesso disordinata, L’Agenzia, con l’esperienza maturata nei quindici anni di esercizio della sua funzione istituzionale, svolge le verifiche necessarie a garantire gli adeguati livelli quali-quantitativi dei servizi erogati.

Le funzioni prioritarie dell’Agenzia per i SSPPLL di Roma Capitale, come definite e legittimate nell’atto istitutivo (delib. Consiglio Comunale di Roma n. 39 del 14 marzo 2002 e successive integrazioni e modifiche), costituiscono l’impostazione stessa del suo metodo di lavoro. In questi compiti istituzionali rientrano: 1) l’attività di presidio della qualità dei servizi erogati, svolta attraverso verifiche e monitoraggi e misurata sia attraverso la percezione/gradimento dei cittadini-utenti, sia attraverso la produzione/analisi dei dati; 2) l’elaborazione di proposte e soluzioni correttive da rappresentare all’Assemblea Capitolina, al Sindaco e alla Giunta al fine di garantire l’interesse dei fruitori dei servizi e della cittadinanza tutta. Questo ruolo viene esercitato “in posizione di terzietà” ovvero in assoluta indipendenza rispetto sia ai fruitori, sia agli erogatori dei servizi, sia alle strutture amministrative preposte all’organizzazione e al controllo: tutti soggetti – comprese le Associazioni e le realtà economiche e sociali del territorio – con i quali l’Agenzia, proprio in virtù della sua intrinseca autonomia, mantiene rapporti costruttivi di confronto e collaborazione.

L’importanza di un organismo autonomo, che si occupi di monitorare la qualità dei servizi pubblici locali e di tutelare gli utenti-fruitori, è stata d’altra parte ribadita anche dal D.Lgs. n. 156 del 17 settembre 2010 (Disposizioni in materia di ordinamento transitorio di Roma Capitale) che, all’art. 3, comma 8, reca: «lo statuto e i regolamenti di Roma Capitale dovranno prevedere forme di monitoraggio e controllo, da affidare a organismi posti in posizione di autonomia rispetto alla Giunta capitolina, finalizzate a garantire il rispetto degli standard e degli obiettivi di servizio, nonché l’efficace tutela dei diritti dei cittadini».

Si riporta a titolo esemplificativo una dimostrazione di come l’Agenzia, nel suo ruolo di supporto tecnico-conoscitivo nei confronti dell’Amministrazione Capitolina, sia stata in grado di incidere positivamente sui risultati: da maggio di quest’anno è in vigore il nuovo Contratto di servizio 2019-2021 tra Roma Capitale e Ama Spa per la gestione dei rifiuti urbani e i servizi di igiene urbana; nell’atto sono state ampiamente recepite le osservazioni espresse dall’Agenzia, contenute nel Parere preventivo (documento obbligatorio anche se non vincolante), con importanti effetti sul sistema di gestione, tenuto anche conto della natura negoziale del Contratto: sono state accolte, ad esempio, le osservazioni relative ad aspetti fondamentali del servizio quali la regolarità e la frequenza, la pianificazione, il finanziamento, il controllo analogo e, non da ultimo, agli obiettivi ambientali, che devono tradursi nell’impegno da parte dell’azienda a massimizzare il riciclo e la qualità della raccolta differenziata, limitando non solo le emissioni in atmosfera ma anche la contaminazione del suolo, del sottosuolo e delle acque nonché l’inquinamento acustico secondo quanto disposto nel Piano di zonizzazione di Roma Capitale. «La larga condivisione delle osservazioni dell’Agenzia da parte dell’Amministrazione è frutto della proficua collaborazione instaurata, nell’interesse dei cittadini e della città, con il Dipartimento Tutela Ambientale nel corso della comune esperienza nell’ambito della Commissione Tecnica di Controllo del Contratto di Servizio 2016/2018», era stato allora il commento del Presidente Sgandurra, riportato nel Comunicato stampa della pubblicazione, che concludeva: «Questo esito positivo fa ben sperare che un analogo accoglimento possa estendersi anche ad altri settori rilevanti dei servizi pubblici».

Il ruolo dell’Agenzia, come illustrato in apertura, è ulteriormente ribadito nello Statuto di Roma Capitale, adottato con delib. AC n. 8 del 7 marzo 2013, in particolare all’art. 36, dove si richiama l’Amministrazione ad assicurare, attraverso un apposito organismo esterno alla struttura, «la qualità, l’universalità e l’economicità delle prestazioni rese dai soggetti gestori». Non è sempre facile, tuttavia, riuscire a declinare in maniera efficace questi requisiti. Per quanto riguarda la sostenibilità economica dei servizi, poi, sta alle politiche delle singole Amministrazioni realizzare il giusto equilibrio tra fruizione e partecipazione collettiva e costo/pagamento del servizio. A questo proposito si riportano due esempi che l’Agenzia ha di recente osservato da vicino, uno nel campo del trasporto pubblico e uno nell’ambito della cultura: gli introiti dei 37 parcheggi di scambio gestiti da Atac, che offrono una disponibilità di circa 15mila posti auto, coprono appena il 5% dei costi del servizio (un ricavo di circa 3.000 euro per cento stalli contro una spesa di quasi 60.000 euro); l’incremento degli utenti che ricorrono al servizio non porta, quindi, a un incremento degli introiti per l’Amministrazione, ma questo corrisponde a una scelta precisa volta a promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico in favore di una mobilità sostenibile. L’altro esempio riguarda la Mic Card, tessera nominale per residenti e studenti universitari introdotta a luglio 2018 che dà accesso a tutta la rete dei Musei Civici di Roma al costo di 5 euro l’anno (Firenze, da ottobre di quest’anno, adotterà un sistema simile, al costo di 10 euro), fortemente voluta dall’attuale vicesindaco e assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo per incoraggiare la libera fruizione dei servizi culturali e ampliare la domanda di pubblico.

Così come la funzione dell’Agenzia si esercita, per così dire, su due livelli – vigilanza su chi è preposto al controllo del servizio e garanzia verso chi ne usufruisce –, anche l’obiettivo è duplice: 1) ottenere una ricaduta positiva sulla qualità della vita dei fruitori dei servizi e quindi sulla vivibilità dell’intera città; 2) migliorare la macchina amministrativa, che spesso risulta inadeguata per mezzi e risorse, andando a intervenire – secondo le esigenze e le esperienze maturate – tanto sugli effetti delle criticità quanto, e soprattutto, sulle cause. I tempi per mettere in atto questi profondi cambiamenti strutturali sembrano maturi, lo dimostrano le recenti modifiche al Regolamento sull’ordinamento degli uffici e l’approvazione della nuova Macrostruttura dell’Amministrazione Capitolina – anche se sono mancate, almeno fino ad oggi, le disposizioni e le misure attuative di questo modello, che tengano conto della necessità di omologare articolazioni amministrative e procedure.

Dal verificarsi di queste condizioni dipende la riuscita di una “buona amministrazione”, che sappia cioè recepire e interpretare le esigenze dei cittadini rispondendo con servizi efficienti, e porsi come valida forma di prevenzione contro l’illegalità e il degrado – sociale e ambientale. È per questo che nella città di Roma, in particolare, si rende necessario ora più che mai un «nuovo corso dei servizi pubblici che interpreti con rigore l’obiettivo della loro qualità»*: un modello di crescita dotato di una visione lungimirante e razionale dove i cittadini tornino a sentirsi protagonisti, insieme alle istituzioni che li rappresentano, del dibattito civile e dei processi decisionali. Occorre – questo è il nostro auspicio – ripartire dalle intuizioni avute dal legislatore quasi un decennio fa per Roma Capitale (con il citato Dlgs 156/2010) per sviluppare un modello di organismo che possa essere riproposto, con i dovuti adattamenti rispetto alle diverse esigenze e peculiarità territoriali e coordinato a livello nazionale, anche in altri Comuni riprendendo le esperienze, ormai quasi tutte esaurite, già avviate a Torino, Genova, Grosseto.

IN ITINERE. Oltre che nelle analisi e monitoraggi permanenti condotti nei vari settori dei SSPPLL di Roma Capitale che rientrano nei propri compiti istituzionali, l’Agenzia è attualmente impegnata in alcune attività tra cui si ricordano: “Roma non è un gioco”, concorso audiovisivo rivolto agli studenti delle scuole di Roma che ha l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi, attraverso il mezzo dell’espressione artistica, il concetto di “servizio pubblico” come bene comune da tutelare e rispettare – inserito nella Mappa dei progetti per le scuole promossi da Roma Capitale per tutte le scuole del territorio, a.s. 2019-2020; la Convenzione stipulata lo scorso 22 ottobre con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università La Sapienza di Roma finalizzata alla disamina del complesso quadro del ciclo di rifiuti di Roma e dell’impatto che i diversi scenari possono determinare sulla qualità di vita dei cittadini, individuando un sistema integrato di raccolta/gestione dei rifiuti che sia efficace ed efficiente da un punto di vista dimensionale, economico e ambientale. A marzo 2019, inoltre, è stato istituito il Comitato tecnico-scientifico con funzioni di supporto nella valutazione dei progetti, realizzando studi e approfondimenti, formulando pareri ovvero, su propria iniziativa, avanzando proposte sui temi inerenti alle materie di competenza dell’Agenzia

* Il tema della legalità e del diritto come risposta al degrado era stato richiamato dal Presidente dell’Agenzia Carlo Sgandurra nel corso della presentazione della Relazione Annuale 2017. Nell’occasione erano state citate anche le parole, qui riportate nel virgolettato, di Bernardo Pizzetti, Presidente dell’Agenzia SSPPLL di RomaCapitale nel quinquennio 2002-2007.

In questo articolo si parla di: Interventi del Presidente

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