Pubblicazioni ACoS febbraio 2023

Nel mese di febbraio 2023 l’ACoS ha pubblicato due rapporti di estremo interesse per la città di Roma. Il primo contiene i risultati del monitoraggio che è stato svolto per la prima volta sulla gestione dei guasti all’illuminazione pubblica, finalizzato a verificare il rispetto dei tempi di ripristino del servizio da parte del gestore Acea/Areti a seguito delle segnalazioni degli utenti. Il monitoraggio è stato condotto su un campione di 1.078 rilevazioni distribuite su tutto il territorio, per un totale di 7.762 corpi illuminanti verificati, ed ha evidenziato una quota di lampade spente pari al 3%, superiore alla soglia limite contrattuale, oltre la quale si configura per il gestore una condizione di penalità. Le rilevazioni dell’ACoS hanno inoltre riscontrato un elevato numero di casi in cui i tempi massimi di risoluzione dei guasti non sono stati rispettati, tale da mettere in dubbio l’attendibilità dei tempi medi effettivi di ripristino dichiarati ufficialmente dal gestore e sui quali si basa il calcolo di eventuali penali. [vai alla pubblicazione]

Il secondo rapporto contiene, invece, i risultati delle interviste rivolte ai turisti italiani e stranieri, intercettati nel centro della città, per conoscere il grado di utilizzo e la soddisfazione per alcuni tra i principali servizi cittadini: pulizia stradale, illuminazione pubblica, bus e tram, metropolitana, taxi, parchi e ville, bagni pubblici, musei civici, Palaexpo e wi-fi pubblico. I risultati sono stati messi a confronto con i voti attribuiti agli stessi servizi dai cittadini romani, raccolti nell’ambito dell’Indagine annuale ACoS sulla qualità della vita, evidenziando in alcuni casi una parziale corrispondenza. Non supera la sufficienza la pulizia delle strade (punteggio 4,9), mentre sono molto apprezzati dai turisti i servizi culturali, con punteggi di 9 e 8 dati rispettivamente a Palaexpo e ai Musei civici, mentre per i romani il punteggio è soltanto di 7. Infine, i turisti over 66 che hanno dichiarato di aver usato la metropolitana sono soltanto il 44%, percentuale che probabilmente si spiega con le forti carenze degli impianti di traslazione della rete romana. [vai alla pubblicazione]